CREDITI
Piena Come Un Uovo
Testo di Lisa Lampanelli
Traduzione di Monica Capuani
Regia Luigi Aquilino, Eugenio Fea Bosia
Con
Denise Brambillsca
Gaia Carmagnani
Ilaria Longo
Valentina Sichetti
Disegno Luci Manfredi Michelazzi
Locandina Michele Basile
Con il sostegno di
Fondazione della Comunità Monza Brianza Onlus
e di Teatro Binario 7
Residenza
Spazio Futura Brugherio / Eccentrici Dadarò
Progetto scuole in collaborazione con
Jonas Monza e Brianza Onlus
Presso
Liceo Statale Carlo Porta di Monza
Si ringrazia
Dott.ssa Alice Parisi, Biologa Nutrizionista
SINOSSI
Piena Come Un Uovo
Una bulimica, una mangiatrice compulsiva, una ragazza in sovrappeso sicura di sé e una ragazza cronicamente magra.
Quattro attrici e un frigorifero travolgono e trascinano il pubblico in una conversazione, un dialogo a più voci sui corpi in scena, in platea e nella vita.
Inizierà una vera e propria gara al “peso perfetto” tra le quattro protagoniste.
Attraverso una dura serie di scontri con sé stesse e con le compagne di scena, le attrici, tutte afflitte da un disturbo alimentare, raccontano come hanno affrontato la loro malattia, la loro fisicità e il loro rapporto col cibo, per loro vera e propria ossessione.
Il tempo è un altro elemento cardine nella vita di queste donne che cercano di sfruttare ogni secondo per perdere o mettere su peso. Una corsa alla ricerca del peso ideale, fatta di diete, rinunce, concessioni e pentimenti, una corsa al primo premio, un premio che si scoprirà essere nient'altro che il proprio benessere.
Quattro corpi, quattro storie di donne riunite con intuizione irriverente per dipingere un ritratto aspramente spiritoso e toccante della follia a cui ci costringe questo mondo.
IL PROGETTO
Piena Come Un Uovo
Una tra le pressioni più asfissianti che il nostro tempo ci impone è quella del rapporto con i nostri corpi.
Corpi bombardati da target ideali e molto spesso irraggiungibili, la cui evoluzione e metamorfosi trasformano la nostra quotidianità. Il nostro corpo, in tutti i suoi aspetti, è la nostra identità, ma vogliamo plasmare la sua forma secondo canoni e idee che vediamo riflessi negli altri e che non sono nostri.
Allora facciamo sport in maniera compulsiva, con schede pensate e articolate al millimetro, affiancate da diete scrupolose e pratiche esotiche scoperte sul web.
Così abbiamo scelto di esorcizzare e trasformare attraverso l'ironia il nostro rapporto col cibo, un rapporto di amore-odio, instabile, a volte tossico.
I disturbi alimentari saranno il tema affrontato in maniera ironica e dissacrante in "Piena come un uovo", un testo della stand up comedian statunitense Lisa Lampanelli e tradotto da Monica Capuani, che Compagnia Caterpillar porta per la prima volta in Italia.